Artista irachena. Nel suo lavoro indaga le relazioni tra il proprio corpo e i differenti linguaggi che compongono il suo immaginario e articolano il suo rapporto con la realtà.
Attualmente residente a Parigi, Soliman ha trascorso la quarantena intrappolata nella stessa zona della capitale francese in cui ha vissuto brevemente durante l’adolescenza. Questo periodo di sospensione temporale le ha suggerito un’esplorazione inedita degli ambienti legati alla sua quotidianità e al passato. “Journal of Confinement” è concepito come una sorta di diario per Instagram, in cui schizzi, immagini raccolte dai social e foto di famiglia si intrecciano con ricordi, sogni e stati d’animo.
I contenuti e le riproduzioni delle opere sono inseriti nel percorso a fini esclusivamente didattici e scientifici e non possono essere riutilizzati a nessun titolo.
Iraqi artist. In her work, she investigates the relationships between her body and the different languages that stimulate her imagination and articulate her relationship with reality.
Currently residing in Paris, Soliman spent the quarantine trapped in the same area of the French capital where she lived briefly during her adolescence. This period of temporal suspension suggested an unprecedented exploration of the environments linked to her daily life and her past. “Journal of Confinement” is conceived as a sort of journal for Instagram, in which sketches, images collected from social media and family photos intertwine with memories, dreams, and moods.
The contents and reproductions of the works are thought for exclusively educational and scientific purposes and their use for any other reason is forbidden.