Kurt Salomon

Quando qualcuno mi chiede come sono riuscito a superare l’orrore dell’Olocausto, io rispondo sempre: «Le mie ferite si sono rimarginate. Ho una pellaccia.» Però questa è una bugia. Le ferite mi sono rimaste eccome, perché non sono riuscito a ritrovare la fiducia nell’essere umano. Mi fido solo di me stesso.
Nato nel 1935 ad Aquisgrana. Inizialmente la sua famiglia scappò ad Anversa e poi si spostò a Bruxelles quando iniziò la guerra. Qui Kurt dovette portare la Stella di Davide, di colore giallo, che conserva tuttora. Riuscì a nascondersi e nel 1945 si ricongiunse ai genitori che erano sopravvissuti. Essi eseguivano lavori di pittura e curavano i malati a Malines, un campo di transito sulla strada per Auschwitz. Kurt Salomon arrivò in Svizzera nel 1963, poiché si era innamorato di una cittadina elvetica. Dalla loro unione sono nati un figlio e una figlia, che però è già deceduta. Kurt ha anche due nipoti.

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