Per questo progetto ho seguito l’iter della mia ricerca pittorica, che mira a creare un rapporto dinamico tra la figura e lo sfondo, conferendo particolare importanza all’impianto prospettico della composizione e al dinamismo. Nell’interpretazione del dipinto “Compianto sul Cristo Morto” di Andrea Mantegna ho prediletto l’uso di tinte piatte per citare l’ambientazione neutra dell’opera originale. Il corpo di Cristo giace su una lastra di pietra fredda, ma intorno a lui si erge una figura ispirata ad un bozzetto, sempre del Mantegna, oggi conservato al British Museum. Nell’opera, il contrasto tra la rigidità del corpo morto di Cristo e la figura traslata, sottolinea il tema caro alla cultura cristiana della morte, della rinascita in un “Sôma Pneumatikón”, e della vita eterna. La figura di Cristo rappresentata in un modo poco realistico, rispetto all'originale del Mantegna, è stata pensata e voluta pittoricamente per ottenere una frammentazione della realtà, ma allo stesso tempo il soggetto appare ancora otticamente visibile e definibile.

Giorgia Randino, Accademia di Belle Arti di Catania