Progetto Accademie

PROGETTO ACCADEMIE

Rileggere i classici dell’arte nel solco tracciato dal pittore Piero Guccione con la guida, le parole, il pensiero, tramandato negli anni ai suoi allievi più cari.

È il senso del “Progetto Accademie”, iniziativa voluta dall’Archivio Piero Guccione e che, per questa prima edizione, ha coinvolto gli studenti dei corsi di Pittura delle Accademie di Belle Arti di Catania e Catanzaro 2023-24.
 
Undici i giovani artisti che hanno raccolto l’invito e che hanno approfondito la conoscenza dell’arte e della produzione del Maestro di Scicli sotto lo sguardo dei docenti e coordinatori del progetto - gli artisti Proff. Giuseppe Puglisi (a Catania) e Piero Zuccaro (a Catanzaro) – per poi cimentarsi essi stessi con alcuni capolavori dei grandi pittori del passato.

Questo straordinario esperimento di didattica approda il 5 maggio – anniversario della nascita di Piero Guccione - in una raffinata mostra collettiva virtuale presso Galleria Piero Guccione.

Qui, fino al 5 ottobre, saranno esposti digitalmente i tredici lavori realizzati dagli studenti delle due Accademie ispirati alla rilettura di grandi artisti del passato, da Mantegna e Leonardo, Artemisia, ma anche de Chirico, Magritte, Rothko.
 
A queste sono accostati venticinque d’après, realizzati da Guccione tra il 1965 e il 2014, dove affiorano volti iconici e dettagli di celeberrimi capolavori dell’arte universale: opere di Caravaggio, Vermeer, Friedrich, Leonardo, Michelangelo, Giorgione, Raffaello, Dürer, Masaccio, Courbet, Hayez, Velazquez.
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PIERO GUCCIONE - NOTA BIOGRAFICA

Piero Guccione nasce il 5 maggio 1935 a Scicli, piccola città della fascia sud-orientale della Sicilia, in provincia di Ragusa. Dopo il diploma all’Istituto d'arte di Catania, nel 1954 si trasferisce a Roma, dove frequenta i pittori neorealisti della Galleria Il Pincio a Piazza del Popolo.

Dal 1958 al 1969 partecipa alle missioni paleoetnologiche nel Sahara libico dirette dal Prof. Fabrizio Mori per il rilevamento di pitture e graffiti rupestri delle civiltà sahariane preistoriche. Nel 1961, su richiesta dell'American Federation of Art, organizza una mostra di tali pitture alla Columbia University of New York, successivamente ospitata nelle maggiori università americane.

Il 23 aprile 1960 tiene la prima mostra personale alla Galleria Elmo di Roma, presentata dal critico d’arte Duilio Morosini. Dal 1961 al 1964 frequenta il gruppo “Il pro e il contro” formato anche dagli artisti Attardi, Calabria, Farulli, Gianquinto, e Vespignani. Nel 1966 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e diventa assistente di Guttuso all’Accademia di Belle Arti di Roma, in seguito titolare di cattedra fino al 1969.

Alla fine degli anni Sessanta costruisce una casa estiva in un lembo estremo della Sicilia Orientale, dove i suoi soggiorni si fanno sempre più frequenti e prolungati. Nel 1971 la città di Ferrara gli dedica la prima antologica a Palazzo dei Diamanti e l’anno successive espone nuovamente alla Biennale, dove torna anche nel 1978, 1982, 1988 e nel 2011. Nel 1973 Leonardo Sciascia, presentando una sua mostra a Palermo, conia il termine «platitude» per definire la sua cifra stilistica come una fuga dalle sensazioni per andare e restare oltre il tempo. Nel 1979 rientra in Sicilia, sull’altopiano modicano, dove trascorre il resto della vita e dove crea i famosi mari densi di una «metafisica lirica», divenendo negli anni il riferimento del "Gruppo di Scicli".

Con la fine degli anni Settanta, arrivano le prime affermazioni personali all'estero. Nel 1985 il Metropolitan Museum of Art di New York presenta una sua antologica di grafica. Nel 1988 la Biennale di Venezia gli dedica nel Padiglione italiano una sala personale. Accademico di San Luca dal 1995, riceve il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1999 e la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura nel 2004. Le sue opere sono nelle collezioni del Senato della Repubblica Italiana e al Metropolitan di New York. Nel 2011 al Festival Internazionale del film di Roma e alla Biennale di Venezia viene presentato il film documentario Piero Guccione, verso l’infinito.

Piero Guccione si spegne il 6 ottobre 2018, a ottantatré anni, nella sua amata casa-studio di Quartarella nella campagna modicana.

Exhibited by:

Galleria Piero Guccione

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