Ogni volta che mi metto a letto e spengo la luce, penso ai miei genitori e a mio fratello piccolo che sono stati uccisi. Trascorro notti insonni. Una volta una signora di Berna mi consigliò di prendere delle gocce di valeriana. Ne ho comprato un flacone, ma non serve a nulla.
Nacque nel 1923 a Varsavia e sopravvisse sotto falso nome come lavoratore forzato presso un contadino tedesco. Il padre Nachum (52), la madre Brandl (45) e il fratello minore Jakob (15) furono uccisi, probabilmente nel 1942 nel ghetto di Varsavia o a Treblinka. Nel 1961 Erlich venne assunto da un’azienda bernese come specialista dell’industria tipografica. In seguito divenne un fornitore di successo di macchine poligrafiche. È sposato, ha due figli, cinque nipoti e due pronipoti.