Artista inglese dall’identità tutt’ora sconosciuta. È considerato uno dei maggiori esponenti della street art. Attraverso i suoi interventi in luoghi pubblici, intende suscitare riflessioni su argomenti di attualità presentandoli spesso attraverso il filtro della satira.
In “My wife hates it when I work from home”, sceglie il bagno della propria abitazione come supporto per la sua opera, esprimendo il malessere causato dal protrarsi dell’isolamento. La stanza è totalmente messa a soqquadro da nove ratti, soggetti ricorrenti dei suoi lavori che, proprio come l’artista, si sentono in gabbia e tentano di evadere dalla condizione di prigionia.
I contenuti e le riproduzioni delle opere sono inseriti nel percorso a fini esclusivamente didattici e scientifici e non possono essere riutilizzati a nessun titolo.
English artist with an identity still unknown. He is considered one of the major exponents of street art. Through his interventions in public places, he intends to provoke reflections on current issues, often presenting them through the filter of satire.
In “My wife hates it when I work from home”, he chooses the bathroom of his own home as a support for his work, expressing the malaise caused by prolonged isolation. The room is totally ransacked by nine rats, recurrent subjects of his work. Just like the artist, they feel caged and try to escape from prison.
The contents and reproductions of the works are thought for exclusively educational and scientific purposes and their use for any other reason is forbidden.
